Ma cos'è un plagio MUSICALE?

Il "Plagio" si materializza nella riproduzione totale o parziale, da parte di un autore che fa passare per propria un'opera frutto del lavoro altrui.

lunedì 23 maggio 2011

Come scoprire i plagi letterari in Rete

Il primo caso accertato di plagio letterario risale al poeta romano Marziale, che nel suo famoso epigramma 52 accusava un rivale di aver letto in pubblico i suoi versi spacciandoli per propri.
Non a caso il termine plagio (in inglese plagiarism ed in francese e tedesco plagiat) deriva proprio dal latino plagium che significa appunto furto, rapimento.
Appare chiaro come oggi, a circa duemila anni di distanza, il problema sia sentito più che mai soprattutto dai Poeti che pubblicando nel Web decidono volontariamente di mettere a disposizione di tutti le proprie creazioni.
Come tutelarsi da chi in malafede ruba i nostri contenuti e li ripubblica senza inserire un link che riporti all’originale o peggio ancora attribuendoli a se stesso? Ci vuole una faccia tosta non indifferente per compiere un’azione del genere, ma vi assicuro che può capitare, soprattutto se i versi in questione sono validi.
Prima di scoprire quali sono le risorse gratuite che la Rete mette a disposizione per tutelare i propri componimenti da eventuali plagi o manomissioni, è doveroso fare una premessa:
Tutte le opere di ingegno creativo (poesie, romanzi, canzoni, eBook etc) sono tutelate dalla legge speciale del 22 aprile 1941, n. 633, che attribuisce all’ideatore all’atto stesso della creazione tutti i diritti connessi all’opera, sia quelli patrimoniali (legati alla sua riproduzione e vendita) sia quelli morali (diritto alla paternità e all’integrità). I primi possono essere ceduti a terze persone (ad esempio agli editori) gli altri no, rimangono vita natural durante di proprietà esclusiva dell’autore.
Ne consegue che chi si appropria di una poesia altrui non solo compie un’azione bieca dal punto di vista morale ma viola a tutti gli effetti la legge.
Esistono in Rete diverse soluzioni gratuite per scoprire se qualcuno ha ripubblicato senza il nostro consenso una nostra poesia, una di queste è quella proposta dal sito www.plagium.it (servizi molto simili sono offerti anche dallo stesso Google Alert o da copyscape.com). Basta inserire anche solo una parte del contenuto della nostra poesia ed il software ci dirà in quali pagine web essa è presente.
Una volta accertato il plagio è consigliabile come prima cosa scrivere al webmaster del sito o al suo hosting provider e chiedere la rettifica o la cancellazione del contenuto incriminato. Se non si riceve risposta è possibile segnalare l’accaduto ai principali motori di ricerca che, non apprezzando i contenuti duplicati, si dimostrano generalmente molto disponibili in questo senso. In ultima analisi, se tutto questo non dovesse servire, è possibile muoversi per vie legali e citare in giudizio il “ladro di idee”.

(postato il 27 Aprile 2011 da admin da http://www.editoredimestesso.net/) 

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